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Is cuccureddus, l’antico porto fenicio
Un sito di particolare interesse paesaggistico, archeologico e storico, è quello detto de Is Cuccureddus . In origine antico porto fenicio, è oggi facilmente raggiungibile imboccando, una volta superata la spiaggia di Campus, in direzione di Campulongu, la strada sterrata che conduce direttamente ad un complesso di colline. La località almeno dopo il VII a.C, ospitò generosamente una ricca comunità fenicia, che si stanziò nella collina più bassa, ritenendo evidentemente il luogo ottimo per la creazione di un porto. La località in prossimità della foce del Riu Foxi, allora navigabile era naturalmente protetta e dunque sicura. Che la colonia commerciale fosse particolarmente florida ce lo dimostra la notevole mole di magazzini dei quali restano tracce archeologiche molto interessanti. Non mancavano nemmeno delle belle case private e un tempi interamente votato alle divinità femminili, intitolato ad Ashtart.
Nel tempio, del quale restano pochissime tracce, pare certo che venisse praticata la prostituzione sacra. Sono convinti di questo gli studiosi che in sito hanno ritrovato vasetti contenenti unguenti profumati e uno scolatoio di notevoli dimensioni che richiama simbolicamente il fallo.
Nel 540 a.C. l’insediamento fenicio viene attaccato e bruciato da un’aggressione cartaginese, da porsi in relazione alle schermaglie in atto per il dominio sull’isola. Il fuoco, paradossalmente ha consentito i resti dell’insediamento si conservassero, visto che attraverso la cottura, muri e soffitti hanno potuto resistere all’aggressione del tempo. Il loco, abbandonato dopo l’aggressione dai fenici, verrà abitato solo successivamente dai romani.